domenica 15 novembre 2009

Gli Etruschi nel cinema horror

...e comunque gli Etruschi, oltrechè misteriosi, sono molto, molto cattivi...ideali per b-movies horror. Il più famoso è L'Etrusco uccide ancora



E, a tal proposito...

E' stato uno di quei film che hanno trasformato il titolo in una specie di icona del proprio genere cinematografico, anche se, a valutare bene l'anno in cui uscì nelle sale, il 1972, e il divieto ai minori, c'è da pensare che molti dei nostalgici degli anni settanta abbiano visto 'L'etrusco uccide ancora' solamente qualche anno dopo. C'è una necropoli poco distante da Spoleto a far da sfondo al film, con un archeologo intento nelle sue ricerche: dai suoi rilevamenti scopre la tomba di un antico dio etrusco, Tuchulcha. Jason, l'archeologo, è ancora innamorato di una sua vecchia fiamma, la moglie di un noto direttore d'orchestra dalla quale fu abbandonato per il suo vizio di bere. E così, tra le rovine della città etrusca, e il palcoscenico di alcune bellissime cittadine umbre la storia va avanti tra omicidi, spesso consumati nei dintorni delle tombe etrusche, concerti e tristissime verità che vengono alla luce sulla prima famiglia del direttore d'orchestra. Ma la domanda che ci si pone fin dalle prime battute è se l'assassino sia un comune essere mortale o la reincarnazione di Tuchulcha, il demone etrusco della morte, che non gradisce la profanazione della sua tomba.
Buona l'idea, discreto lo svolgimento, si diceva una volta agli alunni ben dotati ma un po' distratti. E così, se il fascino della necropoli etrusca suggerisce mistero, crea tensione e un'atmosfera davvero affascinante, la confezione del film, abbastanza mediocre, lascia un po' l'amaro in bocca. C'è un attore, tale Alex Cord, che non si sa bene quale scuola di recitazione abbia frequentato perché appare dall'inizio alla fine con un'unica espressione imbronciata. C'è una Samantha Eggar, intrigante ma poco convinta della sua parte, personaggio dalla travagliata psicologia (forse neppure gli sceneggiatori sapevano come caratterizzare il suo ruolo). Ci sono due bravi attori nostrani sfruttati poco (Enzo Tarascio) o addirittura male (Enzo Cerusico), mentre è buona la prova di John Marley, il direttore d'orchestra custode di un terribile segreto. Le divagazioni sentimentali tra l'archeologo e la bella moglie del direttore d'orchestra allentano fin troppo la suspense e sul finire trasformano il film, a tratti, in un racconto sentimentale.
Non mancano però le note positive: oltre alla polverosa atmosfera della necropoli di cui si è già parlato, occorre citare la bellissima idea del mangianastri che si attiva al momento della comparsa dell'assassino e suona a tutto volume musiche di Verdi, anticipando, in un certo senso, ciò che Dario Argento avrebbe fatto tre anni dopo con 'Profondo rosso'. Non sono pochi i temi svolti in questo film di Armando Crispino che poi avremmo trovato nelle opere di Dario Argento: il trauma infantile, la presenza di un musicista, l'inserimento nella scena del delitto di oggetti-feticcio portati dall'assassino, il finale violento ma rassicurante.
E per finire non si può negare che il film ottenga lo scopo per cui è stato concepito: quello di spaventare lo spettatore.

di Ernesto Maria Volpe

L'etrusco uccide ancora

CREDITI
Anno: 1972
Nazione: Italia Iugoslavia RFT
Durata: 105 m
Regia: Armando Crispino


CAST
Alex Cord
Samantha Eggar
John Marley
Enzo Cerusico

ERNESTO MARIA VOLPE
(PAGINE 70)

http://www.pagine70.com/vmnews/wmview.php?ArtID=379

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